domenica 2 novembre 2014

Marchetti, alla manutenzione delle strade COMUNALI chi ci deve pensare?!?

Siamo positivamente sorpresi di quanto interesse abbia manifestato il consigliere provinciale Maurizio Marchetti per la manutenzione e riasfaltatura delle strade provinciali in vista del  Giro d’Italia. La Provincia di Lucca - che è recentemente intervenuta per la sistemazione di via Francesca Romea, nonché per asfaltare la sp n. 3 Lucchese-Romana e ha deliberato inoltre interventi di completamento della variante di Altopascio per la sistemazione del manto di asfalto fino alla via Galeotta - è a conoscenza della situazione del manto stradale delle altre arterie provinciali sul territorio di Altopascio e , nonostante i tagli ai trasferimenti e le difficoltà dovute al processo di riforma , sicuramente non mancherà l'impegno di individuare soluzioni per gli interventi sulla via Mammianese e su tutto il tratto interessato dal Giro. 
Con l’occasione ci teniamo a ricordare al consigliere provinciale Marchetti che ricopre, ad oggi, anche la carica di Sindaco di Altopascio e che in qualità di primo cittadino avremmo voluto che in questi anni si fosse interessato con lo stesso fervore alla manutenzione delle “sue” strade comunali.
Infatti i mesi passano e delle tante opere promesse restano solo annunci sui giornali, mentre le situazioni pericolose rimangono e si aggravano. La scarsa manutenzione delle strade è distribuita su tutto il territorio comunale: eclatante la condizione di via del Valico, ma non dimentichiamo via dei Barcaioli, via di Tappo, via della Sibolla, via del Palazzaccio, via Poggio Baldino dove segnaliamo, tra l’altro, la presenza dell'incrocio pericoloso e completamente al buio con via Torino, infine via dei Sandroni e via dei Ferranti in prossimità dell'oasi del Sibolla e l’elenco potrebbe ancora continuare. 

Infine segnaliamo all’assessore Fagni che la sua delega ai lavori pubblici ogni tanto andrebbe esercitata concretamente e tempestivamente: non solo sui bei progetti stampati su fogli di carta o ogni cinque anni a ridosso delle campagne elettorali. 

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