sabato 13 settembre 2014

Tasi Altopascio: le solite bugie di Marchetti

C’è da supporre che il sindaco Marchetti abbia seri problemi con la matematica, se afferma che le aliquote tasi del comune sono le più basse della provincia. 

Dire inesattezze quando di mezzo ci sono i numeri, o ancor peggio i soldi, può essere controproducente perché si rischia di essere smentiti con una certa facilità. 

Ma caliamoci pure nella realtà dei comuni limitrofi e vediamo se l’erba del vicino è davvero più verde o se ha ragione Marchetti.

Prendiamo un’abitazione media, con rendita catastale di 450 euro. 
A Porcari e Capannori tale abitazione paga di tasi 166,32 euro. 
Ad Altopascio ne paga 173,88
Mettiamo il caso che il proprietario di tale abitazione, abbia due figli sotto i 26 anni. 
A Capannori paga 66,32 euro, ad Altopascio sempre 173,88.

Nel nostro comune, che si tratti di immobili modesti, di ville o villette l’aliquota non cambia. Che i proprietari siano pensionati con la minima, soggetti con figli o lavoratori in cassa integrazione poco importa. Nessuna detrazione prevista. 

Un livellamento ingiusto sulla base di un’unica aliquota che non è altro che l’ennesima prova di quanto poco interessi a questa amministrazione la ricerca di soluzioni soggettive per le categorie socialmente più svantaggiate. 

La stessa superficialità riscontrata anche con l’Imu, con l’aliquota più alta della provincia sull’abitazione principale ed un’unica aliquota ordinaria fissata al massimo consentito dalla legge per tutti gli altri immobili a prescindere dal loro utilizzo.

Un pressapochismo che di certo non merita la propaganda di cui ama rendersi protagonista il sindaco sulla stampa. 

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