Ci
siamo spesso lamentati della carente manutenzione degli edifici scolastici nel
nostro Comune, abbiamo sempre sostenuto che una delle priorità debba proprio
essere quella della messa in sicurezza, dell'ammodernamento e della
manutenzione degli edifici scolastici dove i nostri figli passano tante ore
della propria giornata.
Nonostante
le imposte comunali più elevate della piana, a parte qualche intervento
finanziato con l'aiuto delle fondazioni bancarie, gli edifici scolastici sul
territorio comunale necessitano di molteplici interventi anche urgenti dati i
problemi riscontrati: si va dal mal funzionamento dei riscaldamenti, alla
necessità di sistemare gli infissi, imbiancare le aule, abbattere le barriere
architettoniche, ristrutturare le palestre, costruire nuove aule, adeguare gli
edifici alle norme antisismiche.
Se
fino ad oggi la scusa più utilizzata dal Sindaco era quella della mancanza di
fondi, bloccati dallo Stato per i problemi di bilancio, oggi il nuovo governo
Renzi compie una scelta coraggiosa all'insegna della praticità e della
concretezza.
Viene
infatti in aiuto ai Comuni e invita i Sindaci a indicare al governo un edificio
scolastico del comune su cui si vuole intervenire.
Invitiamo
il Sindaco a muoversi in tal senso entro il 15 di Marzo per inviare al governo
il progetto sull'edificio scolastico e il valore dell'intervento.
Il Presidente del Consiglio si è impegnato infatti a reperire le risorse, oggi
bloccate dal patto di stabilità interno, che serviranno per realizzare il
progetto.
Non
possiamo sprecare questo aiuto e questa opportunità che ci viene fornita dal
Governo Renzi che fin da subito sta lavorando per risollevare le sorti del
Paese partendo dal basso, dai Comuni, da quelle realtà che tutti i giorni si
trovano a dover risolvere concretamente i problemi dei propri cittadini.
Il nostro Paese potrà inoltre risollevarsi dalla grave
crisi, non solo economica, ma anche culturale e morale in cui versa,
solo se la Buona Politica crederà e investirà concretamente
nella scuola: altrimenti, sarà sempre più
difficile preparare le nuove generazioni ad affrontare con competenza
e spirito critico i difficili compiti richiesti dal mondo contemporaneo.
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