martedì 3 settembre 2013

Ex-Mulino Gori: prima di decidere, valutare insieme pro e contro


Sulla vicenda dell'ex mulino Gori negli anni si è molto discusso, sulla sua riqualificazione, sulla sua destinazione. La destinazione urbanistica dell'area permette la realizzazione di una grande struttura di vendita, ma già in passato quando si vociferava del possibile investitore IKEA, avevamo tutti ben compreso che era questione di pochi anni, questione di trovare l'investitore giusto. Premesso che la riqualificazione dell'area era ormai una vicenda non più rimandabile ci sentiamo di dire che il mulino costituiva e costituisce tutt'oggi un pessimo biglietto da visita per chi vuole raggiungere il centro di Altopascio: fatiscente, pericolante e sotto gli occhi di tutti non è più pensabile che possa rimanere nelle condizioni attuali.Se però la strada che si intende percorrere è quella di arrivare alla realizzazione di un centro commerciale non possiamo che segnalare alcune preoccupanti osservazioni. Prima perplessità è relativa all'impatto che questa struttura potrà avere sulle piccole attività commerciali e artigianali del paese che già faticano e non poco a mantenere la loro attività, soggette al calo dei consumi e bombardate dalla varie imposte tra cui la salatissima imu. La vicinanza dell'ancora ipotetica struttura al centro del paese è un'arma a doppio taglio per il centro commerciale naturale, che rischierebbe di non reggere il colpo.Seconda perplessità, come sottolineato dalla provincia, è relativa al periodo economico attuale non certo dei più felici, per cui si sta assistendo a oggettive difficoltà sia per piccole strutture sia per medie e grandi strutture di vendita. Inoltre da non sottovalutare è la forte concorrenza con le altre strutture limitrofe come penny market, risparmio casa, conad, mercatone uno. La sopravvivenza dei market più piccoli potrebbe essere messa a rischio. Se quindi nel breve periodo l'apertura del nuovo centro commerciale potrebbe avere risvolti positivi sul fronte occupazionale, nel medio lungo potrebbe portare alla chiusura delle strutture vicine creando quindi un nuovo problema di disoccupazione.Ultima questione è la problematica del traffico che a nostro avviso aumenterebbe notevolmente non solo nel tratto di viale Europa, via delle Cerbaie come si legge negli studi condotti, ma anche su via Gavinana e sulla via Romana già interessata dalla problematica del passaggio a livello.Per questo motivo una delle possibilità dell'amministrazione potrebbe essere quella di rivedere e quindi ridurre le quantità previste di superficie da autorizzare.
Chiediamo inoltre alla maggioranza, agli assessori competenti di fare chiarezza sull'intera vicenda, di aprire il dibattito con la cittadinanza, con le attività commerciali locali, con le associazioni di categoria.

Nessun commento:

Posta un commento