martedì 15 gennaio 2013

Altopascio Servizi: ecco la verità sulla sua chiusura

In occasione dell’ultimo consiglio comunale abbiamo appreso che è ufficiale la chiusura dell’Altopascio Servizi. Leggiamo sui giornali dichiarazioni del sindaco che, come al solito, nascondo abilmente la verità. Ma d’altra parte ci siamo abituati e in occasione del periodo di campagna elettorale per la sua candidatura al Parlamento, non poteva certo smentirsi. La realtà è ben altra. Il governo Monti obbligava le società di proprietà dei comuni alla chiusura o alla vendita nel caso in cui fossero state in perdita per tre anni consecutivi. Dato che nessuno avrebbe comprato la nostra società di servizi, primo perché non erogava alcun tipo di servizio, secondo perché era in perdita costante dalla sua nascita, la maggioranza non ha potuto far altro che chiuderla, come noi consigliavamo da tempo.  
Con le poche entrate di cui disponeva, era in grado di coprire solo i costi del personale e periodicamente era necessario un intervento del comune per ripianare le perdite. Circa 370 mila € dal 2008 a oggi. Oltre a questi, il bilancio del comune del 2012 prevedeva 660.000 euro per le perdite e il disavanzo della società. 
A conti fatti, più di un milione di euro di soldi pubblici a cui bisogna sommare un mutuo da 3 milioni e 800 mila euro per l’acquisto e ristrutturazione del cinema-teatro Puccini che vincolerà il comune per i prossimi 20 anni. 
Quindi, alla dichiarazione di Marchetti che definisce la chiusura della società indolore per i cittadini, ci sentiamo di rispondere alla luce dei dati che abbiamo evidenziato, che a nostro parere un danno per i cittadini c’è oggi e c’è stato in passato. Le parole, ma ancor più le azioni compiute hanno un peso e delle conseguenze e a rimetterci è come sempre tutta la cittadinanza altopascese.


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